S.S.ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL 18 MARZO 2011
GENESI, CAPITOLO 3
L'icona data a S.Faustina, così come Gesù ha voluto la contemplassimo, è nella raffigurazione del Risorto il punto di arrivo del lungo percorso che la Divina Misericordia ha compiuto con l'umanità per portarla alla salvezza, e tale percorso, culminato nella crocifissione, ha avuto un inizio. L'albero della croce nasce da quell'inizio, che coincide, agli albori della storia dell'uomo, con la sua caduta, quando Eva ed Adamo ascoltano il maligno e si nutrono dell'albero della conoscenza del bene e del male. Non possono più avere accesso all'albero della Vita. Ma la Misericordia ha tutto predisposto, nella punizione alla disobbedienza, per il perdono. Perchè la sua creatura fosse libera Dio ha messo in gioco Sè Stesso. Il Dio della vita, il Solo in grado di rivificare nel legno morto del patibolo l'uomo, morto a causa del peccato, e lo ha fatto dando la Sua vita, per mezzo del Suo Sangue, Acqua, e dono dello Spirito, come ci ricorda l'icona, acqua e sangue profusi sulla croce, Spirito donato dalla croce.Il Corpo martoriato del Nostro Salvatore è diventato uno col legno morto, l'uomo senza la grazia, l'uomo senza più accesso all'albero della Vita. Per questo Gesù è venuto nel mondo, Lui che è prima di ogni cosa, per cui tutto è stato creato e tutto sussiste e vive in Lui, per Lui, con Lui; e nulla può esistere senza di Lui. In diversi punti delle Scritture l'uomo è paragonato agli alberi. Giovanni Battista avverte i farisei:-Già la scure è posta alle radici... , oppure, nel salmo: -come albero piantato lungo corsi d'acqua...... Capiamo così, se proviamo a pensare a noi stessi come alberi, perchè il Signore dice: dai frutti conoscete l'albero. buoni, o cattivi, tale è l'albero. Quei frutti che Gesù si aspetta da noi, e quando il Padre non li trova, ferma la mano del Padrone dell'albero che lo vorrebbe tagliare perchè sfrutta solo il terreno e chiede pazienza, e tenta in tutti i modi di curarlo; quell'albero che, se nonostante le cure, è solo foglie, verrà da Lui maledetto. Come il fico. Quei frutti S.Paolo li elenca quali sviluppo della vita dello Spirito in noi, quali virtù da coltivare: pazienza, mitezza, carità, ecc. Non è un caso che Gesù abbia avuto familiarità col legno fin da piccino. Era conosciuto come il figlio del falegname. Quell'albero della Vita, piantato dal Padre nel mezzo dell'Eden, non è mai seccato. E' stato custodito. Ma per poterci nutrire di quell'Albero vediamo come Dio, che non lascia impunita la colpa, leggiamo nel Levitico, ci dice chiaramente che ci vuole santi. E la prima cosa che chiede è di non proferire menzogna, perchè su quella siamo caduti, e perchè in noi risplenda la Sua Paternità, e non quella del maligno. Il racconto di Genesi, 3,segue un programma ordinato, infatti, si susseguono tre azioni. La maledizione e condanna del serpente; l'annuncio della Donna che gli schiaccerà il capo; la punizione e l'allontanamento dei Progenitori con la visione della spada fiammeggiante e i cherubini che custodiscono la via e chiudono il racconto. Ma noi sappiamo bene quale è il significato della spada. è la Parola avvolta dalla Fiamma dello Spirito perchè è Parola di Vita .E' la Divina Presenza a doppio taglio: Misericordia, perchè è la Via che porta alla Vita Eterna, e Giustizia, perchè ne impedisce l'accesso a chi non lo merita. Come mai i cherubini ? Fra i nove cori angelici, perchè proprio loro, custodi della Via? La risposta la troviamo nelle indicazioni date dal Signore a Mosè per l'Arca dell'Alleanza: a custodirla, sul coperchio, erano raffigurati proprio dei cherubini. E Gesù non è proprio Lui l'Autore della Nuova Alleanza? Per guarire dai frutti della conoscenza del male, non ci ha dato forse il Suo Corpo e il Suo Sangue? (...chi mangia di questo Pane vivrà in eterno: non è forse Lui l'Albero della Vita?) Tentato nel deserto dal maligno, Gesù lo sente citargli il passo delle Scritture in cui si parla di come gli angeli lo custodiscano nel suo umano cammino, secondo la Volontà del Padre. Li ritroveremo a confortarlo qui e poi nell'orto degli ulivi. E ha dato anche a ciascuno di noi un angelo, per custodirci. Ma l'albero della vita, al centro dell'Eden, così come Gesù è il Centro Divino della stessa Santissima Trinità, è preceduto da una Donna. Per comprendere la Croce è necessario comprendere questa Donna, anch'essa custode (S.Luca: ...custodiva tutte queste cose nel suo cuore), la nuova Eva che darà al mondo il nuovo Adamo, il Primogenito figlio di Dio e figlio dell'uomo. La madre della Misericordia, prima specificazione che la chiesa dipinge in Maria Santissima nel "Salve Regina". (continua)
Maria Santissima quale custode. Lei, Arca della Nuova Alleamza. Lei, che ha custodito nel suo grembo verginale il Pane della Vita e le Tavole della Legge, la Divina Parola fatta carne.
RispondiEliminaLa Responsabile
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RispondiEliminacheap nolvadex