martedì 22 marzo 2011

SEGUE: PREGHIERA DEL 18 MARZO 2011

(segue) Genesi 3,15: "...Io porrò inimicizia tra te e la Donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe:questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno."


In questa prefigurazione di Maria Santissima sono delineati in un unica parola, "inimicizia", due aspetti fondamentali della sua persona: l'atteggiamento di chiusura totale al male, e una particolare sua capacità reattiva di difesa.Tale inimicizia, infatti, si traduce in una azione preventiva nei riguardi del male stesso: la presenza disturbatrice di Satana, il suo intento di tentatore e ingannatore, perdono il potere di affascinare, confondendole, le sue vittime, e non ha la possibilità d'essere per lui nè il parlare nè l'azione di mordere, perchè Lei si muove per prima. Lei, ricolma di Spirito Santo, che è l'Azione d'Amore di Dio a Dio Stesso, il Padre e il Figlio che sono Uno in questo triplo essere e divenire e in ciò rimanere e sostenerSi e sostenere, Lei gli schiaccia la testa, e cioè blocca a terra ciò che Dio stesso nel capoverso precedente già aveva condannato a non potere più elevarsi: "....sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita".
Chiunque si sia trovato davanti ad un serpente sa che ci vuole una buona dose di prudenza,coraggio, rapidità e forza per schiacciargli la testa , nonchè di costanza nell'aspettare che la reazione furibonda della bestia, nei suoi contorcimenti, scemi fino alla resa finale nella morte. Ma Dio è il Dio della Vita e dell'Eternità, e a queste realtà ha condannato Satana: Dio che non viene mai meno a Sè Stesso nella Sua fedeltà d'Amore a Sè e alla Sua creazione, ha steso l'arco della storia umana sul mistero del Male sotto il piede di una Donna, vivo di una vita, lui, il divisore, scissa dal Suo Amore; in attesa, come la chiama S.Francesco, di una eternità di una "secunda morte".
Maria ci viene presentata, dunque, con queste caratteristiche primarie: in sè stessa, l'inimicizia al male, una inimicizia che Dio pone e diventa Suo comando, e si esplica in Maria quale Potenza di Dio. Maria, la tutta pura, conosce subito il maligno per quello che è di nefasto nella sua pericolosità, e segue l'azione immediata di blocco di ciò che c'è di mortale in lui:  "questa ti schiaccerà la testa". Ma il Signore è chiaro, e ci mette in guardia dall'insidia che il maligno, atterrato, ma non neutralizzato subito definitivamente, continua ad operare, e ci indica quanto male può ancora arrecare, perchè è scritto: "e tu le insidierai il calcagno". Il calcagno  è il mezzo che lo blocca. nelle Sacre Scritture si legge anche: "...come sono belli i piedi di chi reca il lieto annuncio". Il calcagno è anche ciò che, mosso dallo Spirito Divino, si muove a portare la Parola, che è Gesù, che è Salvezza, Liberazione, Vittoria; che è Via, Verità e Vita. Ci viene dunque mostrato come l'insidia satanica sia quella di voler ostacolare l'annuncio della Parola e l'instaurazione del Regno di Dio, e anche come il calcagno, gravido del peso della Divina Sapienza, tiene giù, rendendoli impotenti, quella lingua e quel dente maledetti, per Divino Volere:" Io porrò inimicizia..." . E' Dio che decreta.
Maria, che porta nel suo grembo Gesù, usa il suo "Peso" quale aiuto potente ed invincibile (I lettera Giovanni, 3,8: "Ora il Figlio di Dio è apparso per distruggere le opere del diavolo") per chiudere le fauci del maligno, azzerare le sue menzogne e neutralizzare così il suo mortale veleno.
 Dopo la caduta, nonostante la caduta, Dio ci salva: a rimedio delle nostre scelte di peccato, dove si presenta la tentazione e si concretizzano i suoi frutti di morte, è presentata la Donna.  Rendiamoci conto di questa realtà, e con irremovibile, cosciente nostra accettazione della Volontà di Dio come decisione di inimicizia verso il principe di questo mondo, così come Egli ha posto ..."fra la tua stirpe e la sua stirpe", invochiamo Maria ad essere costantemente presente nella nostra vita, per farci riconoscere subito ciò che è male, per liberarci dagli incantamenti delle  bugie sataniche,  perchè il nostro calcagno segua le orme del Suo, e per Sua intercessione, al riparo dal morso letale, possiamo essere in grado di annunziare  il Regno, contro la stirpe del male, quale vera Sua stirpe: i cristiani, gli appartenenti a suo figlio Gesù.
A noi, dunque, l'obbedienza, con una vita santa, a questa inimicizia posta da Dio quale risposta agli allettamenti del male, e in virtù di tale obbedienza che solo una scelta totale d'amore può volere ed attuare, la capacità di far vivere in noi quale Signore e Re solo Gesù, come Maria; e così, rivestiti non della nostra, ma della Sua Potenza, possiamo realizzare la Sua Vittoria e la nostra vera felicità.
Come sempre, invocazione allo Spirito Santo con la recita della sequenza, la recita della coroncina, la preghiera per la chiesa, i sacerdoti, le vocazioni,i casi della settimana, la Libia e il Giappone , e a chiusura la Salve Regina.
La Responsabile

lunedì 21 marzo 2011

S.S.ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL 18 MARZO 2011

S.S.ANNUNZIATA  ORA DI PREGHIERA DEL 18 MARZO 2011
GENESI, CAPITOLO 3

L'icona data a S.Faustina, così come Gesù ha voluto la contemplassimo, è nella raffigurazione del Risorto il punto di arrivo del lungo percorso che la Divina Misericordia ha compiuto con l'umanità per portarla alla salvezza, e tale percorso, culminato nella crocifissione, ha avuto un inizio. L'albero della croce nasce da quell'inizio, che coincide, agli albori della storia dell'uomo, con la sua caduta, quando Eva ed Adamo ascoltano il maligno e si nutrono dell'albero della conoscenza del bene e del male. Non possono più avere accesso all'albero della Vita. Ma la Misericordia ha tutto  predisposto, nella punizione alla disobbedienza, per il perdono. Perchè la sua creatura fosse libera Dio ha messo in gioco Sè Stesso. Il Dio della vita, il Solo in grado di  rivificare nel legno morto del patibolo l'uomo, morto a causa del peccato, e lo ha fatto dando la Sua vita, per mezzo del Suo Sangue, Acqua, e dono dello Spirito, come ci ricorda l'icona, acqua e sangue profusi sulla croce, Spirito donato dalla croce.Il Corpo martoriato del Nostro Salvatore  è diventato uno col legno morto, l'uomo senza la grazia, l'uomo senza più accesso all'albero della Vita. Per questo Gesù è venuto nel mondo, Lui che è prima di ogni cosa, per cui tutto è stato creato e tutto sussiste e vive in Lui, per Lui, con Lui; e nulla può esistere senza di Lui. In diversi punti delle Scritture l'uomo è paragonato agli alberi. Giovanni Battista avverte i farisei:-Già la scure è posta alle radici... , oppure, nel salmo: -come albero piantato lungo corsi d'acqua...... Capiamo così, se proviamo a pensare a noi stessi come alberi, perchè il Signore dice: dai frutti conoscete l'albero. buoni, o cattivi, tale è l'albero. Quei frutti che Gesù si aspetta da noi, e quando il Padre non li trova, ferma la mano del Padrone dell'albero che lo vorrebbe tagliare perchè sfrutta solo il terreno e chiede pazienza, e tenta in tutti i modi di curarlo; quell'albero che, se nonostante le cure, è solo foglie, verrà da Lui maledetto. Come il fico. Quei frutti S.Paolo li elenca quali sviluppo della vita dello Spirito in noi, quali virtù da coltivare: pazienza, mitezza, carità, ecc. Non è un caso che Gesù abbia avuto familiarità col legno fin da piccino.  Era conosciuto come il figlio del falegname. Quell'albero della Vita, piantato dal Padre nel mezzo dell'Eden, non è mai seccato.  E' stato custodito. Ma per poterci nutrire di quell'Albero vediamo come Dio, che non lascia impunita la colpa, leggiamo nel Levitico, ci dice chiaramente che ci vuole santi. E la prima cosa che chiede è di non proferire menzogna, perchè su quella siamo caduti, e perchè in noi risplenda la Sua Paternità, e non quella del maligno. Il racconto di Genesi, 3,segue un programma ordinato, infatti, si susseguono tre azioni. La maledizione e condanna del serpente; l'annuncio della Donna che gli schiaccerà il capo; la punizione e l'allontanamento dei Progenitori con la visione della spada fiammeggiante e i cherubini che custodiscono la via e chiudono il racconto. Ma noi sappiamo bene quale è il significato della spada. è la Parola avvolta dalla Fiamma dello Spirito perchè è Parola di Vita .E' la Divina Presenza a doppio taglio: Misericordia, perchè è la Via che porta alla Vita Eterna, e Giustizia, perchè ne impedisce l'accesso a chi non lo merita. Come mai i cherubini ? Fra i nove cori angelici, perchè proprio loro, custodi della Via? La risposta la troviamo nelle indicazioni date dal Signore a Mosè per l'Arca dell'Alleanza: a custodirla, sul coperchio, erano raffigurati proprio dei cherubini. E Gesù non è proprio Lui l'Autore della Nuova Alleanza? Per guarire dai frutti della conoscenza del male, non ci ha dato forse il Suo Corpo e il Suo Sangue? (...chi mangia di questo  Pane vivrà in eterno: non è forse Lui l'Albero della Vita?) Tentato nel deserto dal maligno, Gesù  lo sente citargli  il passo delle Scritture in cui  si parla di come gli angeli  lo custodiscano nel suo umano cammino, secondo la Volontà del Padre. Li ritroveremo a confortarlo qui e poi nell'orto degli ulivi. E ha dato anche a ciascuno di noi un angelo, per custodirci. Ma l'albero della vita, al centro dell'Eden, così come Gesù è il Centro Divino della stessa Santissima Trinità, è preceduto da una Donna. Per comprendere la Croce è necessario comprendere questa Donna, anch'essa custode (S.Luca: ...custodiva tutte queste cose nel suo cuore), la nuova Eva che darà al mondo il nuovo Adamo, il Primogenito figlio di Dio e figlio dell'uomo. La madre della Misericordia, prima specificazione che la chiesa dipinge in Maria Santissima nel "Salve Regina". (continua)

giovedì 17 marzo 2011

S.S.ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DELL'11-03-2011

S.S.ANNUNZIATA   ORA DI PREGHIERA DELL'11-03-2011

Riflessioni dal Diario di S.Faustina p.407/8  n.628. Come la diffidenza fesisce il Cuore Divino di Gesù! E come il maligno tenta sempre allo scoraggiamento per spezzare la nostra volontà e suggerirci che è inutile  perseguire il bene, inutile proporci di essere forti per  non fare più peccati, affidandoci  alla Divina Misericordia e credere che il Suo Perdono ci ridona la Sua amicizia e la Sua Pace, sostenendoci con la Sua Grazia! Spesso il maligno tenta all'avvilimento interiore con la tentazione di non farci sentire perdonati. Di essere tagliati fuori dal Suo Progetto di Salvezza. Vuole allontanarci da Lui,dalla dolce confidenza che unisce il Padre a noi, suoi figli, spezzando i legami d'amore dell'anima con Dio: lavora per toglierci la speranza, e in questo modo,  affievolire la fede, e dopo aver attaccato le virtù della speranza e della fede, va a minare  la carità, per isolarci nella trappola dell'egoismo, per asservire a sè le anime che cadono nelle sue grinfie, e i suoi effetti si conoscono:  turbamento, depressione , insuccessi, infelicità; e via dicendo. La Divina Misericordia Si offre come baluardo inespugnabile a difesa e protezione della nostra umana fragilità e in continuazione ripete: venite a Me. DiteMi: Gesù, confido in te.
Recita della coroncina per la popolazione del Giappone colpita da terremoto e tsunami e per l'Italia, la nostra Patria, insieme a preghiere di intercessione con le intenzioni personali di ciascun partecipante al  gruppo invocando il Signore con la preghiera di S.Faustina: "o sangue e acqua..."
Recita della Via Crucis e chiusura col Salve Regina.

mercoledì 9 marzo 2011

S.S. ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL 04-3-2011

S.S. ANNUNZIATA    ORA DI PREGHIERA  DEL 04-3-2011

Gesù è Misericordia ma è anche Giustizia. Vediamo come nelle Sacre Scritture ciò è spiegato chiaramente in Siracide, capitoli 2 e 5; e vediamo come Gesù prova S.Faustina al riguardo sia con esperienze particolari  riguardo la Sua Giustizia sia lasciandola tentare duramente dal maligno (dal Diario, pag. 428/29,  paragrafi 672/3/4.) e come questa lettura sia a noi di insegnamento nel notare l'atteggiamento della Santa, i suoi pensieri, e anche notare come agisce il male per farci cadere e come bisogna reagire in Gesù per uscirne vittoriosi.
Negli Atti degli Apostoli, al cap. 5, vediamo proprio come nell'episodio dell' inganno   di Anania e di Saffira  nei confronti di S.Pietro lo Spirito Santo sveli la verità delle intenzioni nascoste dei due, ed intervenga in modo eclatante a monito per tutta la Chiesa nascente  la Divina Giustizia. Le bugie hanno una triste paternità: originano, ci mette in guardia altrove lo stesso Gesù, dal padre della menzogna. E la Verità non tollera la menzogna. Fra i Comandamenti c'è specificatamente menzionata la pericolosità spirituale ( è un peccato mortale, dà la morte all'anima) di tale cattivo costume, indice di non affidabilità, e causa di catene mai innocue che innestano sempre situazioni equivoche e sempre dannose, anche gravemente.  per sè  e per altri: non dire falsa testimonianza. Non dire il falso. Mentire poi per salvaguardarsi interessi economici fingendo di essere tutti per la causa del Regno di Dio  significa voler servire contemporaneamente Dio e Mammona.Non si può, come ci insegna Siracide, camminare su due strade. Significa intorbidare le  relazioni coi fratelli fingendosi quello che non si è; significa, nel caso della coppia degli Atti,  non credere nelle infinite, divine misericordie di Provvidenza che il Signore quotidianamente elargisce a chi  confida veramente in Lui. Improvvisa divampa l'ira del Signore, avvisa Siracide. Improvvisa è divampata per loro.  E subito dopo, vediamo narrato come la Divina Pietà guarisce anche quelli che erano sfiorati non solo da Pietro, ma perfino dalla sua ombra. Vediamo come sotto il naso degli increduli Sadducei lo Spirito Santo dia libertà agli Apostoli di annunziare ..."tutte queste parole di vita." La Verità porta in Sè la Vita. La menzogna porta in sè la morte. E Anania e Saffira quest'ultima ottengono.Facciamo attenzione a vivere in modo cristallino, sempre, secondo lo Spirito di Santo Timore che ci insegna  l'amore verso l'Onnipotente nel   guardarci con premura dal non offenderLo o provocarLo, come ci ricorda Siracide. Quel Santo Timore irriso da Anania e Saffira, che invece era ben presente nei primi cristiani, a leggere il quinto capitolo degli Atti.  Gesù ci ha insegnato: "sia il vostro parlare sì, sì;  e no, no. Tutto il di più viene dal maligno. Ed il "di più" è proprio la menzogna. Eva è caduta proprio accogliendo in sè una menzogna. Facciamo contento Gesù, e le bugie, anche quelle che alcuni definiscono "senza importanza",o, peggio ancora, "a fin di bene", non le diciamo . Gesù, mite e umile, ci insegna a dire la verità sempre nella carità, con l'amore nel cuore e nella mente e soprattutto nelle parole.  Ascoltiamoci, quando parliamo. E se ci scappa, beh, andiamo a confessarci. L'abitudine alla costante sincerità purifica il cuore, e sappiamo da Gesù che i puri di cuore saranno beati, perchè vedranno Dio. Mi sembra un bellissimo obiettivo.
In Siracide, 2, l'inizio è illuminante: se ci si appresta a servire il Signore, occorre prepararsi alla tentazione. S.Faustina si è preparata prefiggendosi la santità nello stato di vita voluto per lei dal Signore: con il conseguente suo comportamento di umile affidamento alla Divina Misericordia  ha vinto. Anania e Saffira invece, cedendo alla  tentazione, hanno perso.Combattiamo anche noi la buona battaglia, alla Luce dello Spirito, e se ci bloccano le nostre debolezze e miserie, fissiamo in Gesù la nostra volontà, e invochiamo anche noi la  Sua Misericordia  che sostienga i nostri passi, uno per uno, donandoci il Suo Insondabile Perdono.
Come sempre, recita della Coroncina, preghiere per le vocazioni e per la Chiesa, preghiere di intercessione. A chiusura, la Salve Regina.

mercoledì 2 marzo 2011

S.S. ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL25-2-2011

S.S. ANNUNZIATA    ORA DI PREGHIERA  DEL25-2-2011

L'importanza della immagine voluta da Gesù della Divina Misericordia.Dal diario di S.Faustina, pag.379. (n.570).
Gesù in questi ultimi tempi vuole che la Sua Immagine sia diffusa, vuole essere visto. L'importanza di vedere: si vede quando c'è la luce, e Gesù vuole che noi passiamo dalle tenebre del peccato alla Sua Luce, alla grazia della vita spirituale in Lui, con Lui, per Lui, per mezzo  della Sua Misericordia. Gesù vuole essere conosciuto  nella Verità di quanto il Padre ci ha rivelato per mezzo di Lui, figlio Unigenito prediletto, e vuole essere conosciuto in tale Verità da tutti i popoli,anche da quelli  musulmani. Preghiera forte e intensa per i popoli arabi, in particolare per la Libia, e recita particolareggiata della Coroncina per il dono della giustizia e della pace, e perchè l'Europa dimostri il Volto Misericordioso di Gesù nell'aiutare le popolazioni arabe.
L'irruzione della Misericordia nella vita di S.Paolo: Atti, cap.26. Gesù vuole farsi vedere da Paolo: a Damasco, Paolo, che ha ben fondata la sua fede sulla risurrezione finale, e su un Dio vivo che comunica, anche attraverso visioni, ma non conosce veramente chi è Gesù, viene abbagliato dalla Luce emanante dai raggi della Misericordia Divina, il Vivo, il Risorto, che non lo fulmina per la feroce persecuzione finora da lui operata contro i cristiani, ma gli mostra Chi Egli sia, e ancora si mostrerà a lui, e che lo costituisce ministro presso i pagani, ..."ai quali ti mando ad aprir loro gli occhi, perchè passino dalle tenebre alla luce e dal potere di satana a Dio e ottengano la remissione dei peccati e l'eredità in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in Me". La fede in Gesù.
 Gesù, confido in te.  Questo chiedeva Gesù a Paolo e chiede oggi a ciascuna anima: di passare dal potere di satana a Dio, nella remissione dei peccati: l'istituzione del sacramento della riconciliazione, la domenica in albis voluta da Gesù  quale festa della Divina Misericordia. A ciascun'anima Gesù vuole dare l'eredità della Vita Eterna. A ciascun'anima lontana da Lui, che non lo conosce veramente, Gesù dice: perchè mi perseguiti? e desidera mostrarsi, in questi ultimi tempi, prima che si compia il Giudizio. E manda nel mondo la Sua Immagine quale potente e dolce richiamo d'amore a ricordare agli uomini che Dio E'. Altro che devozioncina da quattro lire, secondo l' orientamento dei moderni sadducei. C'è il Cuore del Nostro unico Signore e Salvatore che nei Suoi Battiti di Infinita Divina Tenerezza per tutte le nostre malattie spirituali, morali, fisiche, ci dà ancora una volta un mezzo per elevare a Lui lo sguardo e guarirci. Solo a Lui ogni gloria e lode nel vero sacrificio a Lui gradito: fare la Sua Volontà.
 Invocazione allo Spirito Santo. Preghiere come sempre per la Chiesa,  per le vocazioni e di intercessione.
Chiusura dell'incontro col Salve Regina.