lunedì 12 dicembre 2011

S.S. ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL 2-12 2011

S.S. ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL 2-12 2011  (SEGUE)


Ecco che Isaia annuncia la Misericordia sulla terra: il Virgulto di Iesse che germoglia non dal tronco, ma dalle radici stesse, a significare il  coinvolgimento di rinnovamento e guarigione dell'umanità in modo totale, a partire da ciò che è profondamente nascosto nella vita di ogni uomo. E l'attuazione di ciò è opera dello Spirito: contempliamo questa irradiazione dello Spirito nelle radici dell'umanità, una irrorazione che unisce alla natura umana la Natura Divina nell'incarnazione del Verbo, e questo Virgulto, che tale è per mezzo di Maria S.S., è ed  ha in Sè  Divina Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Conoscenza, Timore,  due volte  menzionato, la prima a farci comprendere il rapporto tra il Padre e il Figlio, quell'ubbidienza così bene messa in evidenza nei Vangeli,  nella sola unica Volontà a realizzare la nostra salvezza, e la seconda volta ripetuta a significarci l'assoluta umiltà dell'Agnello senza macchia nel suo agire: non viene a fare la "sua " giustizia, ma è il Verbo   che compiace il Padre e il suo giudizio e le sue decisioni sono il giudizio e le decisioni del Padre della Misericordia.  E' la presentazione del Cuore del Virgulto, la sua essenza nei suoi rapporti con lo Spirito, il Suo Legame col Padre nell'attuare la Misericordia, e cioè che in Lui e solo per la Sua passione, morte e risurrezione, siamo stati perdonati. 
Quanti richiami nel Vecchio Testamento affinchè il popolo di Dio segua la via  voluta dal Signore , quella dei Comandamenti, nei moniti dei Profeti.  Come descritto nella parabola evangelica dei vignaioli omicidi, dopo la serie di servi percossi e uccisi, ecco che Isaia "vede" il tempo in cui il Padrone della Vigna manda lo stesso Suo Figlio: Isaia vede l'avvento della  Verità. E' Gesù Colui che non si lascia ingannare dalle apparenze, è Gesù Colui che non è trascinato dai " sentito dire", è Gesù Colui che ripristina perchè è nel Suo Cuore  la sorte dei poveri e degli umili. E' il Verbo, che riporta viva e attiva la Parola del Padre a ben delineare ciò che è bene e ciò che è male. Sì, perchè non ci piace ricordarlo ma tante volte nei vangeli Gesù è estremamente chiaro sulla sorte di chi non si converte. E' il Padre che lo ha costituito Giudice, affinchè il Figlio "sia onorato" ci dice S. Giovanni, come lo è il Padre. Al tempo del Giudizio, Egli dividerà le genti secondo la loro volontà di bene o di male,e " il paese sarà colpito", e" l'empio morirà". Ma c'è un'ulteriore applicazione della parola profetica, un'applicazione che precede la visione del giudizio finale. La Giustizia Divina è una cosa sola con la Sua Misericordia. La Parola Divina è Parola innanzi tutto di Vita. Per chi accetta Gesù quale Signore della propria vita, per chi vive la Parola riconoscendo la Fedeltà e la Giustizia di Dio, per chi si abbandona al Suo Amore ogni giorno e ogni giorno ripete con i  suoi pensieri, azioni, opere nel bene: "Gesù, confido in te", ecco che avviene il miracolo descritto nei versetti che seguono la presentazione del Virgulto.
Non è forse scritto: Camminerete su scorpioni e serpenti velenosi e non ne avrete danno? E, ancora: se berrete veleno non morirete? La Parola accettata e vissuta rende inerme tutto ciò che il maligno può aizzarci contro per travolgere  la nostra natura umana e trasformarla in bestia. Al contrario, la Misericordia, fatta Parola di Salvezza, fino alle radici va a sanare fino  ad annullare, in cieli nuovi e terra nuova, gli effetti della distruttiva azione del maligno e dei suoi figli.
E cosa, se non il perdono, disarma i cuori e le menti, trasformando l'aggressività in pacifica convivenza! Ai fianchi di Gesù la Sua giustizia e  fedeltà all'Amore del Padre, nel portare il Fuoco dello Spirito sulla terra, per ricreare in Sè l'umanità, e ciascun uomo, ricreato nel battesimo e riconfermato nello Spirito, in virtù della Potenza del Forte,  può diventare per il Regno dei Cieli quel bimbo che mette la mano nel covo del serpente, può diventare quel fanciullo che guida insieme animali domestici e selvatici. E' Gesù che ci chiede di diventare come bambini. Di fidarci di Lui. E' la fede, questa fede, che annulla la  ferocia: il leone non ha più sete di sangue. Ha spento il suo ruggire e il suo andare in cerca di chi divorare,  il Sangue dell'Agnello, perchè, grazie alla Misericordia, possano pascolare insieme. E solo dei  piccoli è il poter comprendere i misteri del Regno, solo dei piccoli il poter accedere, come ci dice Gesù tramite la sesta preghiera della novena alla Divina Misericordia, a piene mani, ad Essa, alla Sua Divina Sapienza. Questa Saggezza, che, ci dice Isaia, non permette che si compia  il male.Così è dove regna Gesù, così,  ci descrive il Profeta, è   come dove le Acque divine ricoprono il mare, riferendosi all'azione trinitaria di Dio, quel mare innestato e vivificato dalle Acque  Eterne della Misericordia Divina, sgorganti in Eterno dal Santuario del Cuore di Gesù aperto per noi sulla croce, quel Cuore a noi nuovamente proposto e mostrato nell'Icona per mezzo di S. Faustina, quel Cuore Mite e Umile pulsante per noi nel grembo verginale di Maria in questo tempo di Avvento a chiamarci a conversione. Non lasciamo che chiami invano. Facciamo silenzio fuori e dentro di noi e ascoltiamo nell'intimo delle nostre coscienze quel ritmico suono d'Amore che ci invita a contemplare i Cieli con le sue Stelle, i suoi santi, e con gli angeli che ancora ci esortano a gioire nella conoscenza della salvezza, il perdono dei peccati,  perchè  Dio è Misericordia: nonostante la nostra miseria, in vista della nostra miseria, noi siamo ancora una volta, ancora di più, i Suoi amati.
LA RESPONSABILE.         

Nessun commento:

Posta un commento