mercoledì 30 novembre 2011

S.S. ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL 25-11-2011


La Basilica ora è deserta. Quale gioia essere qui, Gesù, quale pace mettere i nostri cuori nel Tuo, e tutto affidarti, per tutto supplicarti, e per i tanti mali che ci  affliggono chiedere il Tuo Divino intervento, Signore. Ricordando la  scorsa catechesi  sull'Acqua che sgorga dal Tuo Cuore, Sorgente di ogni bene, abbiamo cominciato la recita della coroncina invocando la Tua Misericordia per i colpiti dai  disastri causati dallo squilibrio climatico che ha causato le recenti inondazioni, da una parte, e dall'altra perchè cessi la terribile siccità in Africa, e abbiamo anche cominciato la novena della Divina Misericordia per le regioni italiane e per la Toscana,  per le zone dove da tanto tempo non piove e le risorse idriche cominciano a scarseggiare. Abbiamo continuato le decine presentandoti gli squilibri economici di questa Europa che ha voluto unirsi non sulla roccia del Tuo Nome ma sulla sabbia del nome dell'economia e proprio l'economia la sta facendo franare . Abbiamo pregato per i lavoratori di Termine Imerese e per tutti quelli che non hanno lavoro; abbiamo pregato per i popoli arabi, per la Siria, l'Egitto, e per l'Iran, dove si notano preoccupanti. segnali di preparazione alla guerra.  Abbiamo infine pregato per le nuove generazioni e per chi le educa.  Ancora abbiamo chiesto al Signore una speciale benedizione per il clero.  Maria,  Regina e Madre di Misericordia, interceda per noi.  
LA RESPONSABILE 

martedì 29 novembre 2011

S.S. ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL 18 NOVEMBRE 2011

S.S. ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL 18 NOVEMBRE 2011


Eccoci, Gesù, non vogliamo lasciarti solo. Vogliamo con la nostra presenza qui, oggi, a quest'ora ricordare che Tu Sei la Misericordia che non si stanca mai di accoglierci. Vogliamo adorarti qui, presente nel S.S. Sacramento, davanti all'Icona da Te voluta a ricordarci il Tuo infinitamente paziente e tenace Amore  per noi e per tutta l'umanità. Questa Basilica, frequentata a quest'ora sopratutto dai turisti, è diventata per noi la nostra catacomba dove pregarti in segreto. Dopo l'iniziale sconcerto di Ottobre  abbiamo ripreso a dire, mormorando, la coroncina, e a parlare di Te, Gesù. E' così necessaria la preghiera. E nel viavai dei visitatori, passiamo
 inosservati. Oggi ti preghiamo in modo particolare come sempre per il clero, per tutte le persone in varie difficoltà che ci hanno chiesto preghiere, e perchè si ravvivi in noi e in tutti i credenti la fiamma della fede così da essere sempre forti nel combattere contro tutti gli ostacoli e gli impedimenti  rivolti a bloccare la testimonianza, ovunque si sia, di Te: Gesù, confido in Te! Tutto puoi, se vuoi, Tu, Fonte inesauribile di ogni bene, di ogni consolazione, di ogni pace  Amen.
LA RESPONSABILE


mercoledì 16 novembre 2011

S.S.ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DELL' 11 NOVEMBRE 2011

S.S.ANNUNZIATA  ORA DI PREGHIERA DELL' 11 NOVEMBRE 2011

Siamo qui, in ginocchio davanti al .S.S. Sacramento chiuso nel tabernacolo, ad immergerci con tutti noi stessi nello splendore della gloria della Risurrezione mostrata in questa Icona della Divina Misericordia, e ci immergiamo con tutto l'amore per Lui che il nostro piccolo cuore può contenere nella Viva Sorgente dell'Acqua Divina che sgorga dal Suo preziosissimo Cuore.
Prendiamo per spunto, ad approfondire il nostro tuffare l'anima nella Sapienza Divina, la liturgia della dedicazione della Basilica Lateranense, festa liturgica ( lo scorso 9 novembre) dedicata al tempio che è la chiesa Madre di tutte le chiese, figura del Tempio Vivo, Gesù. Vediamo come Ezechiele parla di quest'Acqua Viva che sgorga dal tempio e cosa ci racconta, in proposito, Giovanni :

PRIMA LETTURA Ez 47, 1-2.8-9.12

Dal libro del profeta Ezechiele.
Il Signore mi condusse all'ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell'acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell'altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all'esterno fino alla porta esterna che guarda a oriente, e vidi che l'acqua scaturiva dal lato destro. Mi disse: «Queste acque escono di nuovo nella regione orientale, scendono nell'Araba ed entrano nel mare: sboccate in mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il fiume, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché quelle acque dove giungono, risanano e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il fiume, su una riva e sull'altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui fronde non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina

Dal Vangelo secondo Giovanni
2, 13-22
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù..


Ecco. Ci siamo messi ai piedi di questo Cuore, e vogliamo vivere in quest'Acqua.  Chiediamo a Gesù che ci inondi. ChiediamoGli di essere  alberi  le cui radici  si abbeverano solo di questa Acqua, ed essere così alberi colmi di vita,  alberi  che danno buon nutrimento, grazie ai frutti, e aiuto, cioè rimedio, medicina, grazie alle foglie, per chiunque ci avvicini. 
Avere radici in quest'Acqua significa non poterne fare a meno mai, significa accrescersi secondo il Torrente d'Amore che il Signore continuamente riversa su ognuno di noi, per trasformarci in Lui.
La medicina il Signore la dà, a frustate, a quelli che usano del tempio per trasformarlo in luogo di commercio.
Quale monito per noi, che S.Paolo ci dice essere:  tempio dello Spirito Santo.
Perchè l'Amore di Dio è gratuita Grazia di Misericordia elargita dal Padre che ci fa dire dal Figlio:-Chi ha sete venga a Me e beva, chi crede in Me;  ( Gesù, confido in Te!) come dice la Scrittura: fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno..-
 E per questo tempio che ognuno di noi è, Gesù ci esorta a riempirci del Suo Santo Spirito e  ci invita a chiederlo: - se voi sapete dare cose buone ai vostri figli, volete che il Padre non vi darà lo Spirito Santo?
Signore, questi templi vuoti di te, che troppo spesso accolgono mercanti e cambiavalute  risuonando di schiamazzi,nostri e altrui, e non accolgono invece quale unico  Signore Te, e non vogliono  far  tacere le voci dei vizi e della passioni  per lasciare che dolce  vibri nel silenzio la Tua Parola a farci da Maestro, e non vogliono  che sia luce al  quotidiano affaccendarsi  la Tua  dolce Presenza , Gesù, per mezzo della Tua Acqua, che sgorga da Te, Tempio Vivo del Padre e dello Spirito,( ...Io e il Padre siamo una cosa sola... chi vede Me vede il Padre...Sono venuto a portare il Fuoco sulla terra...Emisit Spiritu.....) fa che questi templi raggiunti dall'Acqua che sgorga dal Te  siano  purificati, guariti, santificati, inebriati  dalla Tua Pace e dalla Tua Gioia di Risorto. Gesù,  chiama ognuno di noi ad  essere, raggiunto dalla tua Acqua, un tempio risuscitato, ed essere tua volontà, tua pace, tuo amore. Tua Misericordia. Amen. 


LA RESPONSABILE

venerdì 11 novembre 2011

S.S. ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL04-11-2011

S.S. ANNUNZIATA    ORA DI PREGHIERA  SILENZIOSA  DEL04-11-2011

Riporto per intero la preghiera scritta da S. Faustina e contenuta nel  libricino di preghiere della Divina Misericordia, edito dalle edizioni vaticane,  per la santa Chiesa e per i sacerdoti, preghiera che è stata per anni  da noi recitata insieme ad ogni incontro, (ora è solo preghiera personale anche se continuiamo ad essere silenziosamente presenti, come gruppo, ogni venerdì; dice Gesù: -Là dove sono riuniti due o più di due nel Mio Nome Io Sono in mezzo a loro...-il gruppo rimane.
Questa preghiera era detta  in particolare per il nostro arcivescovo Betori e tutta la Curia fiorentina, per i Servi di Maria e tutte le comunità e congregazioni religiose  e  per i seminaristi  presenti in diocesi. E'da   notare che contiene una vera e propria preghiera di liberazione ( la riporto in grassetto e sottolineata) per i sacerdoti.

O mio Gesù, ti prego per tutta la Chiesa, concedile l'amore e la luce del tuo Spirito, dai vigore alle parole dei sacerdoti, in modo che i cuori induriti si inteneriscano e ritornino a Te, Signore.O Signore, dacci santi sacerdoti; Tu stesso conservali nella santità. O Divino e Sommo Sacerdote, la potenza della Tua Misericordia li accompagni ovunque e li difenda dalle insidie e dai lacci del diavolo, che egli tende continuamente alle anime dei sacerdoti. La potenza della Tua Misericordia, Signore, spezzi ed annienti tutto ciò che può oscurare la santità dei sacerdoti, poichè Tu puoi tutto (367-368). Gesù mio amatissimo, ti prego per il trionfo della Chiesa (.....) perchè benedica il Santo Padre e tutto il clero; per ottenere la grazia della conversione dei peccatori induriti nel peccato; per una speciale benedizione e luce, te ne prego, Gesù, per i sacerdoti presso i quali mi confesserò durante la mia vita.
LA RESPONSABILE

giovedì 10 novembre 2011

S.S. ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL28-10-2011

S.S. ANNUNZIATA    ORA DI PREGHIERA SILENZIOSA  DEL28-10-2011

Per questo incontro, pubblico le parole del nuovo canto alla Divina Misericordia.  Non ci si mette mai abbastanza in umiltà davanti ala Signore quando si comincia a pregare, e questo testo vuol essere un invito ad esaminare nel profondo noi stessi nei nostri rapporti con Dio e con gli altri, e  attingere dalla preghiera,  nella sincerità così necessaria  con noi stessi, l'energia spirituale del cambiamento verso il bene da attuare nei pensieri, nelle parole, nelle opere. La Misericordia si apre a noi donandoci il Suo Cuore. Non deludiamo Gesù. Non rattristiamolo. Viviamo nella gioia di essere perdonati e di perdonare.

GESU', MISERICORDIA,  GESU'!


Padre, ho peccato; son debole, ho ceduto. Il male mi ha tentato, ed io sono caduto.

Padre, quanto è amaro il morso del dolore;  ma so che nel perdono guarisco nel tuo Amore.

A te, mi stringo, Padre, nel Cuore di tuo Figlio, rivolgo a Lui lo sguardo, a Te chiedo consiglio.

Padre, nel silenzio, mi avvolgo nel tuo abbraccio. Lo Spirito mi guidi, all'Ombra del Suo Raggio.

In Te, confido, Padre, la Madre mia Maria, pietà e dolcezza infonda, tuo Figlio, pace dia.

LA RESPONSABILE

martedì 1 novembre 2011

S.S. ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA SILENZIOSA DEL 21 10 2011

Non potendo più pregare apertamente, ma rimanendo uniti nella fede, pubblichiamo, da ora fino a nuovi sviluppi della situazione, di volta in volta, alcune catechesi e riflessioni svolte negli anni passati negli incontri di preghiera del gruppo: "Gesù- Misericordia" a Firenze, nella S.S. Annunziata,  cappella del S.S. Sacramento e S. Giuliana.
S.S. ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DELL'11 DICEMBRE 2009

LUCA, capitolo 7
Alla luce della Divina Misericordia.
C'è una parola molto importante, in questo capitolo, un atteggiamento costante che "lega " i miracoli e, nella sua assenza, connota i nemici di Gesù: il timore. Il Santo Timore, ultimo anello dei sette cerchi di luce che animano i figli della Sapienza, così li chiama Gesù, che riconoscono la giustizia di Dio nel Suo operare Misericordia.E al centro del capitolo sette, ed è Gesù stesso che ce lo pone, c'è Giovanni Battista. Dio, nella Sua Azione Trinitaria di salvezza, mentre tesse Giovanni nel grembo di Elisabetta, lo avvolge del Suo Santo Spirito nella visita di Maria S.S. alla presenza del Verbo Incarnato, e lo rende ( Giovanni) nello Spirito angelo di misericordia: Zaccaria, il padre incredulo, come Tommaso, ha  ( per mezzo dello stesso Spirito) la grazia sacerdotale di proclamare che è arrivata la pienezza del tempo in cui si rivela la conoscenza della salvezza nella remissione dei peccati grazie alla bontà misericordiosa; non una bontà generica, ma mirata. E l'umiltà di Elisabetta: a che debbo che la Madre del mio Signore venga a me? alla luce dello Spirito che si effonde, ecco che alla luce del ministero di Giovanni che è battesimo di penitenza, atto a provocare proprio questo atteggiamento di santo, umile timore,  l'umiltà diventa nel cuore di chi sa amare leva infallibile ad ottenere miracolo perchè essendo uccisa la superbia la fede può divenire totale e abbandonarsi all'azione della Misericordia. E Gesù agisce. Agisce per il servo del centurione, (...io non sono degno...) agisce perchè è la Pietà verso la madre (...la folla aveva timore...) (consideriamo: nessuna folla avrà timore e pietà per la sua, di madre,ma Gesù è il Fedele...). Agisce quale Dio che solo può cancellare i peccati e far risorgere un'anima alla vera  Vita (...seduta "dietro"...).
Il Signore volge il Suo Sguardo sugli umili, ma i superbi li guarda da lontano. Da lontano perchè questi non Gli permettono di avvicinarSi. Quanta sofferenza per Gesù a causa dei dottori della Legge e dei farisei che lo rifiutano!
Luca conosce davvero la tecnica pittorica e la usa per narrare in questo capitolo tutta la complessità della situazione. Come in un affresco, tratteggia i tre miracoli  "personali" quali "cornice" all'elemento centrale, ( ve la immaginate, la scena?!!) dove c'è una moltitudine di miracolati, che urlano, lodano, esultano, e questo, preceduto, alla presenza proprio dei dottori e  farisei, ostili, dalla pubblica domanda di due discepoli di Giovanni:-Sei tu? -( intendendo il Messia).
Il Signore fa di tutto per essere chiaro, inequivocabile, e Giovanni, il suo precursore, gli prepara, anche in questo, la via. E' Giovanni che chiama i due. Non vanno da lui due dubbiosi. La posizione di Giovanni è limpida: non sono io...io devo diminuire, Lui crescere...io battezzo con l'acqua, Lui col Fuoco dello Spirito... ..Lui è prima di me... io.non sono degno... .
E' con quella domanda retorica che sancisce agli occhi di tutti, quale profeta, la realizzazione della "profezia": la venuta del Messia! I ciechi vedono, gli zoppi camminano, ai poveri....,nell'operato stravolgente di Gesù, e nella Sua chiara conferma nella risposta. Ma i farisei sono chiusi. Hanno rifiutato il battesimo di Giovanni e reso vano per loro il Disegno di Dio. Gesù provoca, proprio facendo leva sulla figura del Battista:- Chi siete andati a vedere? Vi siete resi conto? E vi rendete conto che c'è molto di più, in gioco, se pensate che nel Regno c'è tanto di più grande! -
Ma il Cuore aperto di Gesù incontra cuori induriti nel rifiuto. E' il peccato contro lo Spirito Santo, che non può essere perdonato. E' rifiutata la Sapienza: non sono figli Suoi. E' rifiutato l'Intelletto, e il Consiglio, non ascoltano Giovanni, considerano Gesù un amico dei peccatori. Non hanno in loro la Fortezza di combattere il male che c'è in loro, Non la Scienza ...di ballare quando c'è il flauto e piangere quando c'è un lamento. Non la Pietà per chi è infimo e malato, solo, perduto, come il servo del centurione, la madre, la peccatrice. Nessun Timore nei loro cuori e nelle loro menti fa breccia a renderli accoglienti: niente acqua per ristorare, nessun bacio per dare amore. Più che esprimere un giudizio, per tentare di salvarlo, Gesù, a Simone il fariseo, non può chiedere. Alla donna rende la vita, vita frutto di pentimento totale, amore totale, coinvolgimento personale totale. Fiducia totale.
-La tua fede ti ha salvata, và in pace!- (.....e dirigere i nostri passi sulla via della pace...)
E' questo che il Signore, da questa Immagine della Sua Misericordia chiesta a S. Faustina, ci chiede. Ed è la Buona Novella che siamo salvati e riempiti della Pace che solo Lui può dare, che ci fa esultare di gioia, come Giovannino nel grembo di Elisabetta alla venuta della Piena di Grazia. Lo Spirito si è servito di Lei per santificare il Battista. E non solo lui. Ciascuno di noi, solo che la invochiamo quale Madre di Misericordia.
LA RESPONSABILE