S.S.ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL 15 APRILE 2011
La preghiera è iniziata con il mettersi in umiltà davanti al Signore, presente sempre dove due o più di due sono radunati nel Suo Nome, e con il lodarlo e ringraziarlo, anche per conto di tutti quelli che non erano potuti intervenire, e per chi non lo ama, chi lo rinnega, chi lo rifiuta .Preghiera della Coroncina in particolare per gli ammalati, i moribondi, chi ha responsabilità politiche e nella società, per tutta la chiesa, col pensiero rivolto anche alla ormai prossima beatificazione di Giovanni Paolo II, per tutti i sacerdoti sviati, per i seminaristi, per tutti coloro che ci hanno chiesto preghiere, per le nostre intenzioni personali, abbiamo pregato gli uni per gli altri, perchè la reciprocità sia dono e ognuno si faccia carico dei pesi degli altri e li presenti con amore davanti a Dio.
La lettura dal Vangelo è stata: Marco, capitolo 16, l'annuncio della risurrezione. Marco è molto sintetico, e racchiude in poche righe la molteplicità degli avvenimenti legati alla risurrezione di Gesù. Mette però l'accento in modo particolare su ciò che all'inizio blocca la fede. Ed è una delle armi preferite del maligno per spegnere in noi la gioia di essere stati realmente salvati e trasportati dal regno delle tenebre a quello della Luce: il dubbio. La paura. Le donne, andate lì per venerare un corpo morto, alla vista del masso spostato, dell'assenza delle guardie, all'annuncio dell'angelo e al messaggio loro rivolto che chiede la loro partecipazione attiva nell'annuncio della Vita, si tirano indietro. Marco è molto chiaro, in questo. Riprende, infatti, il successivo capoverso e spiega che solo Maria Maddalena, che sicuramente era andata prima delle altre, ha la fede e il coraggio di testimoniare. Lei è quella che ha amato tanto, dimostrandolo con le sue lacrime di sincero pentimento, con l'unguento versato sui piedi del Figlio di Dio e asciugato coi suoi capelli. Viene liberata da sette demoni. Gesù dice al fariseo Simone, rimproverandolo per la sua fredda accoglienza: a chi molto ha amato, molto è perdonato.E viceversa, quale perdono ottiene chi non ama Dio col cuore in modo tale da convertirsi veramente a Lui? Quale fede è quella che non è irrorata dalla rugiada dell'amore, rugiada sgorgata dalla volontà di cambiare, rugiada fiorita dal buio delle prove combattute e superate nelle notti fredde delle tentazioni, e che sola disseta l'anima e mantiene fresca la speranza e operosa la carità?
Non che le altre non amino Gesù. Ma non così. Non lo vedono subito. A loro, come ci racconta Matteo, Gesù si mostrerà dopo, e si farà toccare, cosa che non permise alla Maddalena. A loro dirà di avvisare i fratelli, in generale. Alla Maddalena furono indicati sì i discepoli ma in particolare Pietro. Il capo della sua Chiesa. Ma non credettero. Anche ai discepoli di Emmaus, non credettero. Tutti quelli che hanno avuto il contatto con Gesù hanno lasciato la tristezza, i dubbi, la paura, e sono stati riempiti di gioia. Quale profonda differenza tra chi vede e chi non vede. Fra chi accetta e chi non accetta. fra chi crede e chi non crede. Quelli che hanno ricevuto il messaggio e non lo hanno accolto non hanno compreso che per vedere Gesù, la prima cosa, è amarlo con la consapevolezza umile di chi sa quanto è stato perdonato. Come la Maddalena. Ma Gesù non si lascia fermare dai nostri limiti. Egli è davvero la Misericordia. In buona fede i discepoli si oppongono con il loro giudizio. E sono afflitti. Gesù non li lascia nella loro triste chiusura. Alla fine, appare anche a loro.Li rimprovera, ma anche a loro dona una immensa gioia. E così è anche per noi.Ma non aspettiamo troppo tempo a rimuginare sui nostri disastri. E' necessario lasciarLo fare, abbandonarsi a Lui. Se dici col cuore aperto, reso limpido dalla rigenerazione di una vera conversione, nella totale fiducia in Lui: Gesù, confido in te, e lo contempli, risorto, con quelle piaghe guarite in cui ci ha portato dalla morte sulla croce alla Vita Eterna, Lui ti solleverà dalla tua angoscia e agirà in te con la Sua potenza di Risorto. Già qui, sulla terra, puoi vivere il Suo Regno, e sarai accompagnato, come gli apostoli, come i discepoli di tutti i tempi, dai segni e prodigi che la vita nuova nello Spirito elargisce a chi crede in Lui e annunzia la Sua Parola.
I nostri nemici: incredulità e durezza di cuore. Ma Gesù non ci abbandona. Se mettiamo tutto nelle Sue Mani, ci porta nel sepolcro delle nostre situazioni di dolore e di morte e toglie la pietra che ci pesa sul cuore, e ci fa entrare mostrandoci che in Lui non c'è più morte, ma solo messaggeri di Vita. Ci fa compagnia mentre siamo per via e siamo sconsolati e disorientati, e spiega al nostro cuore il senso di ciò che accade alla Luce del Suo insegnamento e della Sua Presenza e a fronte della nostra incredulità ci dice: metti qui il tuo dito, e tocca le Mie Piaghe. Per Queste siete guariti. Per voi ho affrontato la Passione e Morte sulla croce: per portarvi oltre, per trasformare in Me ogni situazione di sconfitta in occasione di guarigione e liberazione. Per donarvi, col Mio Corpo e il Mio Sangue, l''Eternità di gioia, col Padre, nello Spirito.
Guardiamo ancora una volta questa Icona, impegniamoci a fondo nel purificare i nostri cuori, e nel silenzio dell'anima, chiedendogli perdono, nella consapevolezza di quanto ha sofferto Gesù per noi, nella prossima Settimana Santa, offriamogli il nostro: Gesù, confido in Te.
LA RESPONSABILE
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