giovedì 18 luglio 2013

Cappella dell'Adorazione- Stazione S. Maria Novella Firenze Ora di Preghiera del 12 Luglio 2013

Entriamo nell’intimo della Misericordia Divina attraverso l’ascolto umile e attento della Sua Parola. Leggiamo Giovanni, cap.6, vv. 35-40. Leggiamo questi versetti col cuore aperto ai doni dello Spirito, con gli occhi aperti ai segni che sempre, ancora oggi, il Signore ci mostra.  Entriamo nella contemplazione attiva della Volontà Divina che ci invita ad approfondire, per radicarla in noi, la potenza della sua Parola di Misericordia. Lo sguardo rivolto all’Icona voluta per noi da Gesù per questi ultimi tempi: -Quando tornerò, troverò ancora fede sulla terra?- e le ginocchia piegate per l’adorazione di Lui, qui presente, vivo e vero in Corpo ,Sangue, Anima e Divinità, nel S.S. Sacramento, qui, ora, davanti a noi, il Mite che ci fa compagnia, ed effonde senza stanchezza alcuna, con l’infinita Sua pazienza Divina, la Sua Perfetta Santità, per continuare a compiere, fino alla fine dei tempi, il mandato del Padre:donarci la vita, donarci la Vita Eterna. Quanto siamo sciocchi. Sciocchi e duri di cuore. Non a caso il Signore, per la costruzione della Sua Chiesa, per farci capire di che pasta siamo fatti, ha preso spunto dalla pietra, cambiando nome a Simone. Dare vita a delle pietre, quali noi siamo,  beh, può essere solo opera di Dio, e di un Dio pieno di misericordia:-Toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne….-. Senza Spirito Santo siamo tetragoni a comprendere le cose di Dio. Agli inizi dei tempi il Soffio di Vita del Padre era bastato a permeare la terra, plasmandola a Sua Immagine e Somiglianza con il Sapiente Amore  delle Sue Mani Divine per dare all’uomo la piena esistenza.. Ma la terra, custode dello spirito donato ad ogni uomo quale sigillo di figliolanza col Creatore, a causa del rifiuto dell’uomo e della sua disobbedienza, ha perso tutti gli elementi vitali che la rendevano fertile: è diventata sasso impenetrabile alla Volontà di Vita del Padre.  l’irrigidimento mortale, la pietrificazione della nostra anima causata  del peccato hanno potuto essere vinti solo dall’effusione del Sangue Preziosissimo e dall’Acqua frutto delle lacrime e del Cuore squarciato del nostro unico Salvatore e Redentore Gesù sulla croce, sacrificio ultimo preceduto da tre anni di pesante lavoro di “ammorbidimento” delle scorze materiali che appesantiscono, dal peccato originale in poi, tutti gli uomini, compresi naturalmente gli apostoli, trasformati solo dopo la Pentecoste…. 
Quanto ha insegnato, Gesù!. E quanto ha pregato. E quanto ha offerto al Padre di quotidiani patimenti: sofferenze,privazioni, incomprensioni, ostilità, minacce, intrighi. Tradimenti. E’ l’Amore verso il Padre che lo fa arrivare fino in fondo. – Sono venuto a fare la Sua Volontà, non la Mia- Quante volte lo ribadisce.-Sono la Vita.- E lo dice all’’uomo che ha in sé l’anima, il Soffio Del Fuoco Divino, prigioniera della pietrificazione del male.  Per Maria Santissima,assumendo la nostra natura umana, Gesù, che è l’Unigenito del Padre, il Mandato dal Padre, il Divino Angelo,Messaggero di Fuoco la cui Parola ardeva senza consumare il roveto e sempre arde non per consumare, ma per salvare il Suo Popolo, il popolo dei Figli di Dio;  e pur essendo  come il Padre  Increata Divina Natura, Egli, per obbedienza alla Volontà Paterna, prendendo carne, diviene Roccia Invincibile: per amore del Padre e nostro diviene il Forte che viene ad appiccare l’Incendio dell’Amore Divino nei nostri cuori.  Diviene la sublime Pietra Focaia che viene a cercare il contatto con le nostre coscienze, perché l’attrito con la Sua Parola faccia scaturire e ci faccia capaci di accogliere la Scintilla Vitale della Sua ricreazione,   e noi,  pietre, potessimo essere trasformati in carne: figli misericordiosi del Padre della Misericordia. I figli voluti dal Padre, agli inizi. Ma affinchè  nel Nuovo Soffio  dello Spirito avvenga il cambiamento e operi la Vita  con la vittoria sul maligno, sul peccato, e sulla morte, quale trionfo finale e definitivo,  è necessario riconoscere a Gesù il Suo Potere assoluto di Figlio di Dio, e cioè Dio ( …Mi è stato dato ogni potere….), il Suo Mandato di Figlio del Padre, (….Io e il Padre siamo una cosa sola….) il Suo operato di Figlio dell’uomo, Nostro Fratello, Misericordioso Consolatore ( …Vi darò un altro Consolatore….) Non basta sapere che c’è, Gesù, o conoscere il suo insegnamento. E’ necessario che diventi in noi Via da percorrere per cambiare noi stessi alla luce della Potenza di Vita che Lui ci svela, e  nel Suo Amore e nella Sua Verità amare il nostro prossimo come amiamo noi stessi. Con la Potenza  Rigeneratrice dello Spirito, nella volontà di bene e di perdono che senza mai diventare complice del male sana ogni conflitto, appiana ogni distanza, non tiene conto del male ricevuto. Quella Potenza d’Amore che irrorando noi ci fa benigni, non invidiosi, non vanagloriosi, , non irrispettosi, non irosi, non godenti dell’ingiustizia, e ci rende capaci di tutto sopportare  nel saper credere, nel voler sperare, nell’imparare a riconoscere e coprire  le ferite del nostro prossimo causate dal male fasciandole col vino e l’olio dell’Amore perché guariscano. Per avere la Sua Vita in noi, ogni giorno, per risorgere con Lui, ogni giorno: e Dio sa  come nella lotta giornaliera contro il male e le difficoltà  ne abbiamo bisogno. Gesù chiede che si creda in Lui. La scintilla scocca solo se apriamo i nostri cuori all’Infinito che ci ha creati  e lasciamo che la Fede ci lasci avvolgere  dalla Fiamma dello Spirito per diventare nuovi, come i cieli e la terra che ci aspettano:… –Questa è infatti la Volontà del Padre Mio, che chiunque vede il Figlio e crede in Lui abbia la Vita Eterna, e Io lo risusciterò l’ultimo giorno-.  La fame e la sete della Verità su chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo, sono la fame e la sete dell’anima che ricorda da quali Mani è stata modellata, in quale Fucina Ardente, il Cuore del Padre, è stata concepita, da quale Legame di indistruttibile Misericordia è continuamente attirata nonostante il peccato, nonostante la lontananza; e Quell’Amore chiama, chiama, e aspetta. Come il Padre del figlio prodigo.  Come è limpido, Gesù, e chiaro:… -Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a Me, colui che viene a Me, Io non lo respingerò, perché sono disceso dal Cielo non per fare la mia volontà, ma la Volontà di Colui che mi ha mandato.-Ed ecco che per quella sete e quella fame, ,Gesù ci  dice:… -Io Sono il pane della Vita, chi viene a Me non avrà più fame, e chi crede in Me non avrà più sete-. Chi va da Gesù’ trova una Gioia e una Pace che nessuna cosa terrena e umana può dare.  E Gesù questa Verità continua a ripetercela, da sempre, come in Giovanni, capitolo 6,  ancora  oggi:  guardiamo l’Icona della Misericordia, la chiamerei l’Icona del Risorto, dove la figura di Gesù è sottolineata dalla necessità sì di vederlo,  sì di conoscerlo, ma, arrivati ai Suoi Piedi, di credere in Lui, di nutrire  la nostra anima con una  totale fede in Lui: Gesù, confido in Te. Lasciamo che Gesù, Sole di Vita, fonda  i nostri irrigidimenti spirituali, permettiamogli di portarci nel Suo Cuore e  diventare una cosa sola con Lui e con il Padre: sono uno Spirito Solo nell’incandescenza Trina dell’Amore. Guardiamo quei due Raggi, l’Acqua e il Sangue, mettiamo la nostra anima sotto quella Doccia Divina e inzuppiamoci della Sua Parola per rimanerne intrisi fino alle midolla, là dove la Parola diviene Spada che separa senza commistione alcuna ciò che è bene da ciò che è male;  lasciamo che quel Vento, dolce Brezza silente che accompagna lo sgorgare dei Fiotti della Divina Sorgente, quale Respiro di Luce e Calore asciughi le nostre lacrime, rimargini   le nostre  ferite, e,  per mezzo della Riconciliazione Sacramentale, cancelli le nostre sconfitte e cedimenti al male. Lasciamo che da quei Due Raggi di Misericordia e Giustizia d’ Amore si effondano, con la misura di Gesù, che non ha misura, su noi, quale eterno alitare dello Spirito di Vita  che a partire da quell’ora, le tre del pomeriggio, non ha mai smesso di operare, né smetterà fino all’ultimo giorno, le meraviglie del Signore, Pane di Vita fra noi,  Porta Divina aperta, squarciata dalla lancia di  Longino,  per l’esplosione della Misericordia sul mondo intero, nella Pietà del Padre che ha  squarciato i Cieli perché noi potessimo di nuovo avere la Vita. In  Gesù.  Con abbondanza. Da quelle piaghe siamo stati guariti. Per quelle Piaghe possiamo invocare dal Padre, nello Spirito, e per lo Spirito, la guarigione e la liberazione per ogni nostro fratello che soffre. Per quel Pane, per Questo Pane viviamo e vivremo. Senza più fame e sete d’Amore, perché voluti, amati, cercati, purificati, salvati, invitati alle nozze dell’Agnello, fra le Braccia del Padre. GESU’, CONFIDO IN TE.

La Responsabile

domenica 7 luglio 2013

S. Maria Novella Cappella dell'Adorazione, i venerdì dal 10 Maggio al 5 Luglio 2013

Dopo alcune settimane, il gruppo ha ripreso la consueta adorazione guidata :" l'ora della Divina Misericordia"  presso la Cappella della stazione ferroviaria di Firenze. Il prossimo appuntamento è per venerdì  12 Luglio, chiedendo scusa per non aver potuto  riportare le ultime  catechesi svolte. Gesù, confido in Te!
LA RESPONSABILE