venerdì 21 ottobre 2011

S.S. ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL14 OTTOBRE 2011

Il 14 c.m. In Basilica c'è stata una commemorazione, per cui, mancando le premesse per una preghiera di adorazione silenziosa, gli aderenti al  gruppo, nelle vesti di turisti,  hanno rimandato la preghiera al venerdì  successivo.

venerdì 14 ottobre 2011

S.S. ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL 5 OTTOBRE 2011

S.S. ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL 5 OTTOBRE 2011


Siamo arrivati alle ore 16, e con dispiacere abbiamo saputo che all'ultimo momento l'eccellente Priore aveva affisso un manifesto e svolto per pochi l'ora di adorazione in occasione della festa liturgica di Santa Faustina. Avremmo partecipato con somma gioia. Abbiamo quindi, essendo già terminata l'ora precedente e non essendoci più nessuno, preso posto con discrezione e iniziato a pregare, cominciando dalla lettura e commento  del seguente passo tratto dal diario: "Figlia Mia, credi forse di aver scritto abbastanza sulla Mia Misericordia?Quello che hai scritto è appena una gocciolina di fronte ad un oceano. Io Sono l'Amore e la Misericordia stessa; non c'è miseria che possa misurarsi con la Mia Misericordia  Nè la miseria l'esaurisce, poichè dal momento che si dona, aumenta. L'anima che confida nella Mia Misericordia è la più felice,  poichè  Io Stesso ho cura di lei". (pagina 683, n.1273) Abbiamo pregato, per l'occasione, anche le litanie a S. Faustina, dopo aver cominciato una novena affinchè fossero risolti i problemi di dialogo con il Priore. Infatti il Vescovo al quale ultimamente ci eravamo rivolti per assistenza spirituale ci aveva invitati a chiedere nuovamente ascolto al  nuovo Priore, in seguito alle difficoltà precedenti, sorte al suo insediamento nel 2010, circa la modalità della presenza della preghiera in Basilica, cosa di cui, sulla parola del Priore, mi ero assunta la responsabilità.. A fine incontro, dopo la lettura e la catechesi sul Salmo 47: "Grande è il Signore, e degno di ogni lode", che , come gemma preziosa  incastonata fa splendere al suo centro: "Ricordiamo, Dio, la tua Misericordia dentro il tuo tempio", e a chiusura dell'incontro col Salve Regina, abbiamo di nuovo tentato, dopo un precedente rifiuto al poter comunicare con lui, di poter chiedere quello che avevamo chiesto al Vescovo, e cioè l'Adorazione mensile, la S.Messa, essere, cioè, seguiti. Finalmente il Priore ci ha concesso non di parlare, ma semplicemente ci ha detto che la Comunità non intende assolutamente accettare la preghiera, è possibile solo stare seduti in silenzio nella cappella. Abbiamo naturalmente risposto che per noi andava bene, se è questo che il Signore preferisce in questo momento. Il Priore non è sembrato d'accordo, ma, come ho sentito dire da un competente religioso in materia, "non si può cacciare via di chiesa la gente che prega", tanto più se lo fa senza nemmeno sussurrare "Gesù, confido in Te". Poggiando nell'Infinita Misericordia, continuiamo a pregare, nella persecuzione come nel riconoscimento, nella gioia come nel dolore.Proprio nel corso della mattina  del 5 Ottobre avevo segnalato il gruppo sul sito del Santuario di S. Spirito in Sassia a Roma della Divina Misericordia, e lo scorso incontro di preghiera avevamo intercalato la recita della Coroncina con un nuovo canto, composto appositamente, sulla Misericordia. Ho nuovamente scritto al Vescovo, chiarendo la mia posizione, e ho terminato la lettera chiedendo, se ho sbagliato, perdono, a lui, al Priore, alla Comunità , alla chiesa fiorentina e alla Chiesa tutta. In attesa di nuovi sviluppi, benediciamo il Signore, e ancora una volta, con piena fiducia, proclamiamo: Gesù, confido in te!
LA RESPONSABILE

S.S. ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL 23 SETTEMBRE 2011-

S.S. ANNUNZIATA ORA DI PREGHIERA DEL 23 SETTEMBRE 2011-



Come sempre, ringraziamo il Signore di essere in ginocchio, davanti al tabernacolo, davanti all’Icona della Sua Misericordia che ci invita ad un rinnovato interiore percorso di santità, da riversare nella vita quotidiana, smontando il nostro orgoglio e i nostri pregiudizi per aprirci al perdono, a chiederlo e riceverlo da Lui, perché siamo peccatori, e a donarlo agli altri, perché resi da Lui, per la Sua Passione, figli di uno stesso Padre.
C’è chi ci aiuta potentemente, in questo proposito d’amore, ed è Maria Santissima, Madre della Misericordia. Dopo la recita della Coroncina, l’invocazione allo Spirito Santo, le preghiere per la Chiesa. I sacerdoti, i seminaristi, per le vocazioni, per i casi personali e per ciò che accade nel mondo, brevemente abbiamo parlato proprio di Lei, la Purissima, prendendo spunto dall’episodio delle nozze di Cana, Giovanni, capitolo 2.
Alla luce della Divina Misericordia quindi riflettiamo su Maria, Madre di Misericordia, che ha permesso l’incarnazione del Verbo, seconda Persona della Santissima Trinità: è per Lei che in tutto il Vangelo la pietà di Dio si effonde da Suo Figlio Gesù sugli uomini portando l’annuncio e l’attuazione del perdono, della guarigione, della liberazione.
Da cosa siamo stati perdonati? Dall’offesa, avvenuta agli inizi della creazione, della ribellione a Dio di Eva ed Adamo. Al “Fiat” creativo di Dio non c’era stata corrispondenza di “fiat” nella scelta effettuata dalla prima coppia, che aveva reclamato a sé, in Eva,e in Adamo, la volontà di essere “creatori,” come Dio, e cioè di trasmettere la vita indipendentemente dalla Divina Volontà. Da questa scelta, il Giudizio Divino sulle conseguenze di tale scelta:il dolore, la fatica, la morte. Da qui la catena dei peccati generati dal primo peccato nella catena della generazione umana.
Ma Dio è Misericordia. E per redimerci e salvarci non ha distrutto la prima coppia con la sua discendenza,sostituendola con un’altra, ma ha voluto entrare come Persona nel filo delle generazioni umane.  Ha voluto dirlo insieme a noi quel fiat, nell’incarnazione del Suo Primogenito. L’ha chiesto, umilmente, ad un’altra Donna: Maria.Per Lei La condizione è stata durissima: essere misericordia per tutti noi peccatori, misericordia culminata in Lei quale Madre dell’Agnello immolato sulla croce. Mentre era stritolata dal dolore, sotto quella croce, Lei ha accettato di perdonare, e di essere Madre di tutta l’umanità.
 Essere Madre dell’Agnello senza macchia richiedeva di rimanere, Lei, concepita Senza Macchia ( e come tale era stata creata Eva),in tale stato. Se  pensiamo con la nostra corrente mentalità dove tutto è considerato lecito, dove non è più radicato nei cuori e nelle coscienze il senso del “sacro”nel considerare la vita, noi stessi,gli altri, la natura, le cose, rischiamo di non comprendere  la grandezza della Sua Verginità, la potenza spirituale che dà la purezza, la Sua straordinaria donazione totale a Dio di cui si è trovata ad essere Madre (del Figlio), Figlia (del Padre), Sposa (dello Spirito Santo), per la realizzazione della Misericordia.
Non realizzazione di matrimonio umano, non naturale procreazione.. Ma sacrificio della propria vita a cominciare dalla riparazione del peccato dei progenitori nell’unione fra uomo e donna .
Quale importanza, quel  “fiat” di Maria! Come non notare che la Divina Misericordia, proprio nel corso di un matrimonio, alla presenza della Nuova” Coppia”, alla presenza di una Nuova Umanità, proprio su richiesta della Madre, dà inizio al manifestarsi dei miracoli!
Ecco Maria, Madre della Misericordia, Lei che corre da Elisabetta per aiutarla, Lei che osserva il disagio degli sposi perché non c’è più vino. Lei è Portatrice di Gioia e di Benedizione. Sei le giare di acqua. Sei i giorni della creazione da ricreare, per opera dello Spirito, da parte di Colui che dice: “Sono venuto a portare il Fuoco sulla terra, come vorrei fosse già acceso!” E Gesù  opera, cambiando l’acqua in vino, cominciando quell’operazione di trasformazione che culminerà coi “cieli nuovi e terra nuova”. Quel vino, che  transustanzierà in Sangue, portato nella morte per ricreare in Sé tutta la creazione, è segno della Misericordia vestita di Resurrezione. Lo vediamo in questa Icona, che Gesù ci invita a contemplare .E’ la Misericordia che continuamente nei due raggi di Acqua e Sangue divini  effonde lo Spirito, dallo squarcio del Suo Cuore, a ricrearci, nel perdono, per donarci la Vita Eterna..
 E Maria, assunta in Cielo, è sempre accanto a ciascuno di noi, ad osservare le nostre necessità, e a dirlo al Figlio. Sì, perché Maria, Madre del Verbo Incarnato, parla. Sa parlare, Maria. E come Madre della Sapienza Incarnata, sa meditare. Non sovrappone mai la sua voce a quella di Dio: tace  quando accetta di soffrire per noi, ascoltando al tempio la profezia di Simeone, tace sotto la croce, accogliendoci quali figli del suo dolore. Ma non la definirei la Vergine del silenzio. Maria parla: all’Arcangelo Gabriele, ad Elisabetta, a Cana, a Gesù dodicenne smarrito e ritrovato nel tempio. E prega. Come prega accanto a ciascun sacerdote, nella Chiesa di cui è Madre, come pregava nel Cenacolo, con gli Apostoli, ad ottenere per loro e per noi l’effusione dello Spirito, e con Questo, nella Divina Volontà, ogni aiuto che ci accresca nella santità, ogni necessità  che Lei vede ci occorra, come per gli sposi di Cana. Ella, che è Madre, ci ama come non possiamo immaginare; e prega incessantemente per noi per ogni grazia che chiediamo e che Dio permette per la nostra gioia di figli, se ci uniamo in preghiera con Lei, se a Lei ci rivolgiamo, perché è Madre della Misericordia.
LA RESPONSABILE